Cos’è La Birra Artigianale?

 

Che cos’è la birra artigianale? Ne parliamo oggi, cercando di capire che cos’è, in cosa si differenzia la birra artigianale da quella industriale, quali devono essere le sue caratteristiche e perché ad oggi è sempre più apprezzata in Italia, territorio che storicamente ha una longeva tradizione vinicola piuttosto che brassicola.

Procediamo con ordine ed entriamo subito nel vivo dell’argomento.

Legge 154/2016 sulla birra artigianale

Il concetto stesso di birra artigianale negli ultimi anni è sempre più conosciuta e utilizzata dalla maggior parte della popolazione, anche se spesso, ancora oggi, la locuzione viene utilizzata in maniera poco corretta.

Da questo punto di vista, per capire bene che cos’è la birra artigianale, è importante sapere che l’Italia nel 2016, con la Legge 28 luglio 2016, n. 154 | Capo V relativo alle Disposizioni in materia di produzione della Birra Artigianale (Art. 35/36), ha stabilito che:

Si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione. Ai fini del presente comma si intende per piccolo birrificio indipendente un birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale altrui e la cui produzione annua non superi 200.000 ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di birra prodotte per conto di terzi.

Semplificando, è possibile dire che si definisce birra artigianale, quella che rispetta 3 principi fondamentali:

  1.  Non è pastorizzata o microfiltrata.
  2.  È prodotta da un birrificio indipendente.
  3.  Il birrificio ha una produzione annua inferiore ai 200.000 ettolitri.

Tale definizione fissa, pertanto, un limite di demarcazione tra due diversi modi di concepire la birra, distinguendola chiaramente dalla produzione industriale. Per rientrare in questa categoria, la birra quindi dev’essere al 100% naturale e realizzata con ingredienti genuini e di qualità. Tali principi lasciano comunque margine alla creatività dei mastri birrai nell’introduzione di ingredienti tipici del territorio in cui la birra viene prodotta.

Birra artigianale e industriale

La prima e fondamentale distinzione tra birra artigianale e birra industriale si basa quindi sulle fasi di produzione. Come risaputo, infatti, la birra industriale è sottoposta a due processi che non vengono applicati a quella artigianale. Si tratta, come accennato, della pastorizzazione e della filtrazione. A che servono questi processi?

La pastorizzazione non è altro che un processo termico che, sfruttando il vapore, porta la birra alla temperatura di 60° per circa 20/30 minuti. Insieme al procedimento di microfiltraggio, contribuisce a liberare la bevanda dalla presenza di possibili microrganismi. Al contempo, però, i procedimenti di cui abbiamo parlato eliminano lieviti che danno carattere al sapore della birra.

Con la pastorizzazione e la filtrazione della birra è possibile ottenere un livellamento degli aromi del prodotto. Nella produzione industriale della birra questo fattore è di grande importanza, dal momento che consente di eliminare le variazioni e permette di ottenere un prodotto uniforme e riconoscibile dai consumatori. A questo si aggiunge un fattore pratico, ovvero la scadenza. I prodotti pastorizzati, infatti, presentano una scadenza più lunga, elemento di grande importanza da tenere in considerazione quando si parla di conservazione e consumazione del prodotto in questione.

La birra artigianale non viene sottoposta a processi chimici: è integra e non pastorizzata.

Che cosa implica questo? Semplicemente che va tenuta a basse temperature e va consumata in tempi brevi, proprio perché è priva di conservanti.

La birra artigianale mantiene inalterati il profumo, l’aroma e le originali variazioni di gusto che la rendono un prodotto unico e inconfondibile. A differenza della produzione su larga scala, infatti, i birrifici artigianali puntano non solo sull’alta qualità degli ingredienti utilizzati, ma soprattutto sulla possibilità di “giocare” con gli ingredienti locali, tipici del territorio e della zona in cui la birra viene prodotta.

Le birre artigianali di SA.I.DA. 

Bene. Adesso che sai cos’è una birra artigianale non ti resta che assaggiarne una.

Se vuoi acquistare comodamente da casa e in pochi minuti, puoi farlo sul nostro sito, accedendo alla nostra nuova categoria dedicata interamente alle Birre Artigianali Italiane. Abbiamo selezionato per te le migliori birre artigianali ad oggi presenti sul mercato, un’ampia gamma di birre che sono il frutto dell’esperienza dei mastri birrai che conservano e padroneggiano l’antichissima arte birraia.

Inoltre, per essere certi che i nostri prodotti arrivino a destinazione in perfetta condizione abbiamo scelto imballi di nuova generazione, riciclabili al 100%, realizzati in cartone ad alta resistenza.

Tra i più famosi e conosciuti birrifici italiani presenti su SA.I.DA. ricordiamo:

  • Microbirrificio Canale: nato a Lercara Friddi, nel cuore dell’entroterra siciliano.
  • Birrificio Dolmen: ha sede in Sardegna e racchiude nelle sue birre le antichissime tradizioni e la storia del suo territorio.
  • Lievito e Nuovole: Ad Avella le birre nascono dalle sapienti miscele di malti, lieviti e luppoli e dalla passione per la birra dei maestri birrai dell’azienda.
  • Chinaschi: Dallo stretto legame con il territorio siciliano, dal profumo di grano, di agrumi, di pane e sentori floreali nascono le birre artigianali di Trapani.

Vuoi saperne di più sulle birre artigianali in vendita su SA.I.DA? Leggi anche il nostro articolo dedicato all’argomento cliccando qui.

 

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