Caffè Borbone: i segreti dell’espresso perfetto

Ormai la bontà del caffè borbone è assolutamenta scontata, frutto di anni di esperienza nel settore. Il caffè borbone in capsule o cialde ha delle miscele assolutamente uniche, dal gunto armonioso e dal profumo indimenticabile.

Un gusto identico in ogni città dal caffè borbone a Palermo fino a quello sorseggiato nel nord Italia. Un mix perfetto di arabica e robusta che uniti in percentuali assolutamente diverse configurano un caffè espresso italiano dal gusto e dalla fragranza equilibrata.

Dietro a tanta professione ed esperienza, con alla base la bontà del caffè utilizzato, va ricordato che tra i motivi di successo c’è sicuramente anche il processo produttivo che speso in altre case di produzione del caffè viene sottovalutato.

Il caffè borbone può essere utilizzato su divese macchine per caffè ma il consiglio, al fine di degustarlo al meglio, è quello di scegliere una macchina da caffè Didiesse Frog.

caffe borbone capsule cialde

Caffè Borbone la composizione delle miscele

Ogni miscela di caffè, sia nella versione di capsule borbone che di cialde borbone, è frutto di un mix di varietà e combinazioni di caffè messi insieme tra di loro. Dietro alla scelta di unire più miscele tra loro ci sono due motivi principali:

  • il prodotto finale è di qualità eccelsa ed esclusiva frutto dell’unione di miscele diverse il cui gusto è frutto anche dalla variabilità di ciascun raccolto, che cambia di anno in anno. Ogni miscela riesce ad esaltare i pregi dei propri chicchi di caffè di fatto dando un gusto unico e speciale al prodotto finale Tramite la miscelazione, agendo nel mix delle diverse varietà si riesce a mantenere costante la qualità del prodotto finito;
  • la corretta unione di caffè diversi, in base alle caratteristiche di ogni caffè in termini di qualità, gusto, corposità e aroma, danno la possibilità in casa borbone di mettere sul mercao miscele di pregio difficili anche da copiare da parte della concorrenza di settore.

In natura esistono diverse varietà di specie di caffè ma principalmente possono essere suddivise in quattro categorie principali:

  • Arabica Naturale: miscelta da un gusto di caffè dolce, dalla corposità evidente e dal profumo equilibrato;
  • Arabica Lavata: miscelta da un gusto di caffè acidula, dalla corposità delicata e profumo molto aromatico;
  • Robusta Naturale: miscela, rispetto ai due precedenti, dal gusto molto forte, dalla corposità pronunciata e dal profumo legnoso;
  • Robusta Lavata: miscelta, come nel caso della “robusta naturale”, dal gusto molto forte, dalla corposità media e dal profumo cioccolattoso.

Fase 1 – La miscelazione del caffè

La fase 1, quella della miscelazione, in realtà in base alla dimensione dei chicchi, può avvenire in due momenti distinti. Nel caso di presenza di chicchi di caffè dalle dimensioni omogenee la miscelzione può avvenire prima della tostatura, in tutti gli altri casi di presenza di chicci di caffè non omogenei in termini di dimensione la miscelazione aviene dopo la torrefazione.

E’ proprio nel caso di chicci di caffè non omogenei la tendenza è quello di tostare il caffè singolarmente, tralasciando la miscelazione che avviene sempre in una fase successiva.

Grazie alla fase di tostatura i chiccci verdi vengono trasformati in caffè in grani, che seguiti da una fase di macinatura portano al prodotto finale: la polvere per l’espressp borbone nelle diverse varianti presenti sul mercato.

Fase 2 – La tostatura del Caffè

Sicuramente avete notato che il colore del caffè e il suo gusto finale variano da caffè a caffè: alla base della differenza di colori e gusti c’è la modalità di tostatura.

Utilizzare materie prime pregiate non è sinonimo di avere un caffè perfetto: è infatti fondamentale, al di là dell’uso di materie prime di qualità, sapere tostare il caffè. Tra le diverse fasi di produzione proprio quella della tostatura è il processo più delicato e complesso. Dietro all’importanza di questa fase basti pensare che il frutto finale sarà quello che da al caffè il tipico aroma e il colore classico che lo differenzia da tutte le altre miscele di caffè in caspule e cialde.

caffe borbone tostatura

Una tostatura che deve avvenire necessariamente in maniera lenta al fine di non danneggiare il chicco e rendere la cottura omogenea, con l’obiettivo di non danneggiare le proprietà aromatiche, organolettiche e nutritive.

Avere fretta e effettuare una torrefazione più rapida potrebbe portare alla bruciatura del chicco oltre all’associazione di un gusto e di un retrogusto molto sgradevole (anche di bruciato).

Alla base della produzione del caffè borbone il fatto di voler rispettare anche la tradizione classica del caffè campano, partenopeo.

Fase 3 – Il raffreddamento del caffè

A differenza della fase di tostatura la fase 3, quella del raffreddamento del caffè, deve avvenire in maniera rapida al fine di favorire la condensazione interna delle sostanze aromatiche: il raffreddamento avviene attraverso l’uso di aria per non creare problemi di umidità sui chicchi di caffè.

Va considerato che il processo di raffreddamento ad aria ha dei costi maggiori rispetto a quello ad acqua ma in casa Borbone non è un problema perchè l’obiettivo rimane quello di mettere sul mercato un caffè di qualità ed esclusivo.

Nella fase finale il caffè viene fatto “riposare” in ambiente a temperatura controllata.

E’ così che le miscele caffè Borbone raggiungono quel pizzico di bontà reale che le caratterizzano da tutte le altre miscele sul mercato.

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